Nell’ambito delle importanti manifestazioni culturali che si svolgono nell’Istituto di cultura meridionale, presieduto dall’Avvocato Gennaro Famiglietti, nostro Delegato della Campania, sabato 13 gennaio è stato conferito il premio internazionale “People for Peace in the world” al Premio Nobel Lech Walesa, già presidente della Repubblica di Polonia.
Alla manifestazione erano presenti le più alte cariche della Campania, oltre importanti membri delle Istituzioni tra le quali si è scorto il Presidente em. della Corte Costituzionale Casavola. Non sono mancati gli ambasciatori di Polonia, rispettivamente presso il Quirinale e la Santa Sede, come pure l’Ambasciatore di Bulgaria presso il Quirinale nella cui sede ospitante, insiste sia il Consolato che la nostra sede. Sempre presente, qualificante e gradita, la figura dell ’ambasciatore Mancini e della gentile consorte Anna Rita .
Dopo il caloroso saluto di benvenuto del padrone di casa e le linee storiche presentate dall’On. Umberto Rainieri, alle quali hanno fatto seguito le acute osservazioni dell’on. Jas Gawronski, si sono susseguiti gli interventi degli autorevoli diplomatici invitati che hanno voluto tratteggiare i meriti del premio Nobel, ripercorrendo il lavoro di tanti anni a servizio della Polonia e della pace per il cui impegno gli è stato conferito l’ambitissimo riconoscimento mondiale del Nobel.
Un intervento fuori del programma è stato quello del nostro presidente, chiamato a rivolgere un inatteso indirizzo di saluto. Nella breve allocuzione, mons. Casolini ha evidenziato come l’opera di unificazione dei cuori e delle menti di un Popolo sofferente, quale quello polacco, durante il periodo di oppressione comunista, è stato reso possibile grazie alla forza morale di un Uomo che ha orientato le sue scelte politiche non prescindendo da una forte Fede cristiana che ha sempre ispirato il suo agire e illuminato la sua strada di politico.
Il presidente Walesa, a conferma di quanto asserito dal rettore dell’Associazione, tra le tante osservazioni e proposte presentate all’attento e qualificato uditorio, ha voluto sottolineare come in tutti gli atti più delicati della sua vita e del suo Governo, mai è venuta meno la volontà di testimoniare la sua fede in Dio ed in Sua Madre anche attraverso segni chiari, quali recare l’immagine della “Madonna nera” sul bavero della giacca.
Domenica 14, alle ore 10.00, S. Eminenza Sepe, cardinale arcivescovo di Napoli, ha accolto la numerosa delegazione nell’episcopio, intrattenendosi in lunga conversazione privata con i diplomatici. E’ seguita la santa Messa in Duomo. Un ulteriore segno di benevolenza celeste si è verificato durante la venerazione delle reliquie di S. Gennaro il cui sangue si è sciolto davanti agli occhi dei pochi presenti che, in preghiera, sostavano dietro l’Altare della cappella.
La visita al tesoro di S. Gennaro, aperto per la circostanza e ritenuto più importante e ricco di quello della corona Inglese, ha assunto una valenza singolare, grazie anche alla guida del direttore del museo che, con perizia specifica ed evidente amore per le tradizioni del popolo Partenopeo, ha saputo entusiasmare i convenuti, facendo rivivere la storia di ogni raro e preziosissimo pezzo conservato nelle sale.
La giornata si è conclusa con una riservata colazione al circolo del tennis di Napoli, dove le tematiche oggetto dell’intervento del presidente Walesa, sono state riprese ed approfondite con racconti esclusivi, ignoti alla stampa ed alla storia di questi ultimi anni. Sicuramente, saranno occasione di riflessione laddove vorranno essere messi a conoscenza dell’opinione pubblica.
Particolare plauso al “Servizio di cerimoniale” svolto da alcuni componenti dell’Associazione e che, già in altre occasioni, ha dato modo di ricevere ampi elogi per la delicta attività svolta.